Edna O'Brien
Mi accorsi di fare piccoli gesti raggelati che denotavano amore, timidezza; lo guardavo con tanto d’occhi, pendevo dalle sue labbra. Stavolta sbucciò i fichi per tutti e due.
[...]
Mi accompagnò a casa. Fra le lenzuola mi accorsi che si era messo l’acqua di colonia sulle spalle e che aveva organizzato la cena con la speranza, se non con l’intenzione, di venire a letto con me. Il sapore della sua pelle mi piaceva piú di quella ributtante sostanza chimica e mi toccò dirglielo. Lui rise. Non mi ero mai sentita cosí a mio agio con un uomo. Per la cronaca, ero andata a letto con altri quattro ma sentendo sempre un divario sul piano verbale. Mi soffermai un attimo a riflettere sui loro vari odori mentre respiravo il suo, che mi ricordava qualche erba aromatica. Non era il prezzemolo, non era il timo e nemmeno la menta bensí un’erba aromatica inesistente che riassumeva tutti e tre i profumi. Quella seconda volta facemmo l’amore in modo piú rilassato.
Oggetto d'amore (raccolta)
(Oggetto d'amore racconto )
Edna O'Brien
Edna O'Brien
Edna O'Brien:
- Oggetto d'amore (raccolta di racconti)
- oggetto d'amore (racconto)
- Una rosa nel cuore di New York (racconto)
- Suor imelda
- Una donna scandalosa (racconto)
- Le signorine Connor (racconto)
- Bagordi irlandesi (racconto)
- le letture del blog (citazioni di libri presenti nel blog)
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