domenica 1 marzo 2015

amare ciò che sei




È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un Ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci.
Ha alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi {fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell'esperimenfo, sapere se sei realmente in grado d'amare.
È questa la domanda: - sei capace d'amare te stesso?

Cari Gustav Jung

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso, all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è “Amore di Sé“

Charlie Chaplin

Non ti chiedo di credere negli altri. Quello è solo il risultato di una mancanza di fiducia in se stessi.

[Osho]

Accetta ciò che sei, amalo, celebralo – e proprio in quella celebrazione inizierai a vedere l’unicità degli altri, l’incomparabile bellezza di ogni essere umano.

[Osho]
"Carl Gustav Jung scopri che il bambino interiore poteva essere fatto sia di Luce (amorevole, dolce, intuitivo, gioioso e giocoso) che di Ombra (impaurito, arrabbiato, triste, possessìvo). Scopri così che se il nostro Bambino interiore è sano, questo ci darà il meglio di se nelle nostre vlte: amore, equilibrio, serenità, intuito, successo. Invece se è ferito, tenderà a rovìnarci grande parte della nostra vita"
[Nicola Mazzolin]

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