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«L’inutilità di essere brillanti, sì, capisco».
«Ben più che l’inutilità. La dannosità. Quando un tipo brillante cerca di sedurre una donna, questa ha l’impressione di entrare in competizione. Anche lei si sente in dovere di brillare. Di non concedersi senza opporre resistenza. Mentre l’insignificanza la libera. La affranca dalle precauzioni. Non esige alcuna presenza di spirito. La rende spensierata e, per questo, più facilmente accessibile.
Milan Kundera - la festa dell'insignificanza
«L’inutilità di essere brillanti, sì, capisco».
«Ben più che l’inutilità. La dannosità. Quando un tipo brillante cerca di sedurre una donna, questa ha l’impressione di entrare in competizione. Anche lei si sente in dovere di brillare. Di non concedersi senza opporre resistenza. Mentre l’insignificanza la libera. La affranca dalle precauzioni. Non esige alcuna presenza di spirito. La rende spensierata e, per questo, più facilmente accessibile.
Milan Kundera - la festa dell'insignificanza