venerdì 4 dicembre 2015

Dopo ogni bacio, dopo ogni amplesso, l’isolamento cresce.




Le donne poi mi fanno sentire ancora di più la mia solitudine. Ahimè! Ahimè! Come ho sofferto per colpa loro, perché più spesso degli uomini mi hanno dato l’illusione di non essere solo! Quando si entra nell’Amore, sembra di spaziare in un mondo più vasto. Ti senti invadere da una felicità sovrumana! Sai perché? Sai di dove ci viene questa sensazione d’immensa felicità? Unicamente dal pensiero di non essere più soli. L’isolamento, l’abbandono dell’essere umano sembra cessare. Che errore!
 
La donna, ancora più tormentata da noi da quest’eterno bisogno d’amore che ci rode il cuore solitario, è la grande menzogna del Sogno.
 
Tu conosci le ore deliziose passate a faccia a faccia con questi esseri dai lunghi capelli, dai lineamenti incantatori, il cui sguardo ci fa perdere la testa. Che delirio ci sconvolge la mente! Che illusione ci trascina!
 
Fra poco lei e io saremo una cosa sola, così sembra, no? Ma questo fra poco non arriva mai, e dopo settimane d’attesa, di speranza e di gioia ingannevole, un bel giorno mi ritrovo più solo di quanto fossi mai stato.
 
Dopo ogni bacio, dopo ogni amplesso, l’isolamento cresce. E com’è straziante, spaventoso!
 
Un poeta, Sully-Prudhomme, non ha forse scritto:
 
Inquieti slanci sono le carezze,
vani sforzi del povero amore che cerca
l'impossibile unione delle anime attraverso l'unione dei corpi..
 
E poi, addio. È finito. A stento ricordiamo la donna che fu tutto per noi in un periodo della nostra vita, e della quale non abbiamo mai conosciuto il pensiero intimo, che poi era certo banale!
 
Persino nei momenti in cui pareva di penetrare nel profondo del suo animo, in un misterioso accordo degli esseri, in una completa fusione dei desideri e delle aspirazioni, bastava una parola, una parola sola, a volte, per rivelarci il nostro errore, e mostrarci, come un lampo nella notte, la voragine buia che ci divide.
 
Eppure, non c’è cosa più bella al mondo che passare una sera con la donna amata, senza parlare, quasi completamente felici per la sensazione della sua presenza. Non chiediamo di più, perché mai due esseri si fondono in uno.

Guy de Maupassant “solitudine"


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