Il corpo del maschio.
Sia lode al corpo del maschio, sia lodato
tutto quanto: il fucsia
dei genitali, i plettri delle unghie
dei piedi. Ad ogni parte sia lode,
selvatico afrore d’ascella,
pancia dove l’occhio vigila,
scopre ogni cosa come un neonato,
l’a-piombo dei fianchi
sulla terra, la chioma che odora
talvolta di sudato e
unto, altre ancora di sale;
sia lode alle gambe dell’uomo
che s’arcuano e incurvano
trasportando la stazza del
maschio; sia lode alle braccia,
la parte migliore, quando
a mezzo ti piegano come un’amaca o
una frombola. Mani rozze
e screpolate e pungenti
scorze di frutti indicibili,
mani che scompaiono
nella gentilezza; sia lode al naso
del maschio e alle orecchie
recanti quelle caverne, orifizi
per sprofondare dentro il corpo i loro
misteri stuzzicanti; sia lode al dorso
come una vela spiegata, la spina dorsale
che si piega come un alberello;
sia lode e molta a ciò che
si nasconde, regioni oscure della pelle,
luoghi di pura energia
che pure se non vedono mai la luce
ne sono completamente intrise.
Leonore Wilson

11 poesie erotiche tradotte da
Loredana Magazzeni e Andrea Sirotti
Sia lode ��
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