
Udivo come non avessi orecchi.
Ma una parola viva
fino a me venne dalla vita:
compresi allora di udire.
Vedevo come se i miei occhi
a un altro appartenessero, finché
venne qualcosa – e so che fu la luce,
perché perfettamente li appagava.
Vivevo come se io non vi fossi,
vi fosse solo il mio corpo,
finché una forza mi scoperse
e rimise al suo posto la mia essenza.
Si rivolse lo spirito alla polvere:
“Tu mi conosci, vecchia amica’.
E il tempo uscì per dare la notizia
ed incontrò l´eternità.
Emily Dickinson
Ma una parola viva
fino a me venne dalla vita:
compresi allora di udire.
Vedevo come se i miei occhi
a un altro appartenessero, finché
venne qualcosa – e so che fu la luce,
perché perfettamente li appagava.
Vivevo come se io non vi fossi,
vi fosse solo il mio corpo,
finché una forza mi scoperse
e rimise al suo posto la mia essenza.
Si rivolse lo spirito alla polvere:
“Tu mi conosci, vecchia amica’.
E il tempo uscì per dare la notizia
ed incontrò l´eternità.
Emily Dickinson

Quando questo avviene, certo, non ci è più possibile realizzare il nostro destino: quello di essere in relazione, in dialogo e in comunione, gli uni con gli altri.
E, nell’isolamento, si diviene estranei a se stessi e agli altri: non si riconoscono più i nostri volti, e nemmeno quelli degli altri, finendo con l’essere, in qualche modo, stranieri non solo in patria ma in famiglia.
Eugenio Borgna

di Eugenio Borgna vedi anche gli estratti dei libri:
La fragilità che è in noi

Parlarsi

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