giovedì 14 gennaio 2016

Scappiamo, fuggiamo verso i complici giorni dell’infanzia



Istigazione Scappiamo, fuggiamo verso i complici giorni dell’infanzia. Perdiamoci inermi nelle intense vertigini della pelle ancora incerta. Confusi, non trovando parole per tanto stupore, daremo alle cose nuovi nomi in una lingua segreta: come allora. Perdiamoci nel grande incubo della notte. Nei neri corridoi dell’orrore proseguiamo fino a che non ci colga -piegati sulle ginocchia- il fedele svenimento. Vieni. Guardiamo in ogni serratura che si apra a qualcosa di proibito, con rito solenne uccidiamo le farfalle di vetro, imbrattiamo la seta, strappiamo il tulle che vela le magnolie, e la disobbedienza sia nostro privilegio. Incitación, Escapémonos, huyamos a los cómplices días de la niñez. Perdámonos inermes por los intensos vértigos de la piel insabida. Confundidos, al no encontrar los nombres para tanto esplendor, inventaremos fórmulas de un idioma secreto : como antes. Extraviémonos por la gran pesadilla de la noche. En los negros pasillos del horror insistamos hasta que el fiel desmayo – dobladas las rodillas- nos socorra. Ven. Miremos por toda bocallave que enciende algo prohibido, gravemente matemos mariposas vidriadas, pisoteemos seda, desgarremos la gasa que nubla las magnolias, y la desobediencia sea privilegio nuestro. Ana Rossetti


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