sabato 11 aprile 2015

Vedendo il suo vero volto, avevo dimenticato tutti quelli che avevo portato dentro di me



camminavo nervoso su e giu' per la stanza vuota della casa vuota e mi avvicinavo al candelabro per contemplare, alla pallida luce palpitante della candela, il tremolio nervoso delle furiose lettere della mia amata, le capriole che facevano per mentire il loro procedere sinuoso. Rivedevo l'improvviso spalancarsi della persiana, il volto e il sorriso triste della mai amata quando mi era apparsa. Vedendo il suo vero volto, avevo dimenticato tutti quelli che avevo portato dentro di me, trasformandoli di tanto in tanto, per sette anni, volti in cui la sua bocca color amarena si faceva sempre piu' grande...
 
Ma poiche' mi chiedi di non avvicinarmi a te, allora dimmi, sei forse un angelo a cui sarebbe terribile avvicinarsi? Ascoltami: quando di notte contemplavo la luce della luna riflessa sulle montagne nude, dalle finestre dei maledetti caravanserragli deserti in cui pernottavano un oste senza speranza e banditi sfuggiti alla pens di morte e cercavo di dormire ascoltando l'ululato di lupi solitari e piu' sfortunati di me, pensavo sempre che un giorno mi saresti apparsa all'improvviso, proprio come sei apparsa a quella finestra.......

Orhan Pamuk - Il mio nome è rosso

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