Si poteva far accadere quasi qualunque cosa, se ci si sforzava abbastanza, ma il fatto di sforzarsi, a mio avviso, era quasi sempre un segno che si stava andando controcorrente, forzando gli eventi in una direzione che di per sé non avrebbero preso, e per quanto si possa asserire che non si combinerebbe mai nulla senza andare almeno in parte controcorrente, in tutta franchezza aborrivo l’artificiosità di tale visione e le sue conseguenze.
C’era una grande differenza, ho aggiunto, fra ciò che io volevo e ciò che in apparenza potevo avere, e finché non mi fossi infine e per sempre pacificata con tale stato di cose, avevo deciso di non volere nulla di nulla.
Rachel Cusk
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