Elena Stancanelli
Sono rimasta davanti allo specchio per un po’. A guardarmi, come qualche settimana prima. Quella volta in cui credevo di essere morta. Ma stavolta ero lucida, e viva. Mi piacevano le ossa che sporgevano dal bacino, mi piacevano le ginocchia che erano tornate scattanti come quelle di una ragazzina. Mi piacevano i polsi, lo sterno appuntito come quello delle ballerine, le gambe sottili.
Elena Stancanelli
La femmina nuda
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