Octavio Paz
gli uomini sono pietre
Acqua e vento
Distesa d'acqua scintilli sotto un fulmine lascivo il mio pensiero azzurro e nero. Cammini per il bosco del mio sangue alberi odorosi di seme alberi bianchi alberi neri. Abiti un rubino istante incandescente goccia di fuoco incastonata nella notte corpo senza limiti in un'alcova minuta. Il mare ti solleva fino al grido più bianco l'edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca il mare ti squarcia strappandoti gli occhi torre di sabbia che si sgretola i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono galli neri cantano la tua morte e la tua resurrezione. Sul bosco carbonizzato passa il sole con un'asciaOctavio Paz
“Noi sardi siamo fatti di pietra e di vento”
Costantino Nivola.
Costantino Nivola.
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