venerdì 25 novembre 2016

una profanazione senza rimedio

Ercole Patti
L'idea che la mamma potesse fare all'amore con un uomo come tante altre donne, come quelle delle quali lui parlava coi suoi compagni, gli sembrava un sopruso intollerabile, un orribile tradimento che lo disonorava per sempre.
 
Un pomeriggio che aveva detto di andare al cinema con un compagno rientrò in casa dopo mezz'ora in punta di piedi. La mamma e lo zio erano chiusi nella stanza da letto, Nino udì il loro par-lottare, appoggiò l'orecchio alla porta, gli parve di sentire il rumore di un bacio, lo scricchiolio delle molle del letto e la voce sommessa dello zio che mormorava qualcosa. Con enorme ripugnanza accostò l'occhio al buco della serratura e vide una gamba nuda di donna sulla sponda del letto; si ritrasse di colpo con orrore come se lo avesse colpito uno schizzo di vetriolo nell'occhio.
 
Uscì senza far rumore con un senso di disperazione come se fosse accaduto qualcosa di irreparabile, un fatto che aveva insozzato per sempre i sentimenti più sacri e gelosi della vita, una profanazione senza rimedio.

    Ercole Patti
Un bellisimo novembre

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