Ercole Patti
Al ragazzo rimase in mente la sensazione di calore umido sul ginocchio e dei movimenti che la zia faceva forse eccitata da quel contatto. Ripen-sandoci dopo per giorni e giorni ricostruiva la scena e sempre più si convinceva e forniva prove a se stesso che tutto si era svolto proprio come pensava lui e che la zia si era strofinata di proposito sulla sua gamba fino ad inumidirgli il ginocchio. La cosa lo aveva turbato tanto da fargli trascorrere ore rivivendo la scena nei suoi più piccoli particolari; la figura di quella giovane zia Cettina cosí calda e vogliosa abbandonata sulla sua gamba fino all'estenuazione e la sensazione dei suoi pantaloni bagnati sul ginocchio non lo abbandonò più.
La zia sembrava non ricordarsi più di nulla; incontrandolo a casa di lei o altrove lo trattava come sempre, come si tratta un nipote di sedici anni senza prenderlo sul serio come giovanotto.
Ercole Patti
La zia sembrava non ricordarsi più di nulla; incontrandolo a casa di lei o altrove lo trattava come sempre, come si tratta un nipote di sedici anni senza prenderlo sul serio come giovanotto.
Ercole Patti
Un bellisimo novembre
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