Elena Stancanelli
Non so come sia andata, non mi ricordo. Deve avermelo chiesto in qualche modo. Probabilmente prima mi ha baciato o mi ha accarezzato. O forse io stessa l’ho baciato o accarezzato per ringraziarlo di avermi aggiustato la carta d’identità.
Mi ha scopato per terra, in quello stanzino. Sopra la sua giacca. Io sorridevo, anche se non serviva perché eravamo quasi al buio, e intanto cercavo di ricordami se avessi preso il trolley o l’avessi dimenticato nel punto in cui ero caduta. Ci ha messo pochissimo, non si è sfilato neanche i pantaloni. Poi mi ha allungato la mano per farmi alzare. Era imbarazzato, molto più imbarazzato di me. Mi ha chiesto se stessi bene. Ho detto di sì e ho sorriso di nuovo. Mi ha prestato il suo fazzoletto. Il trolley era lì, accanto a me.
Elena Stancanelli
La femmina nuda
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